Rassegna stampa

Pubblicato il da under 20

 

 

Dal sito Benetton

 

Benetton Treviso-Petrarca Padova 28-6

 

MARCATORI: pt 10' Chillon p.; 36' Lofrese meta tr. Cosulich; 39' meta tecnica Benetton Treviso tr. Cosulich; st 10' Furlan meta tr. Cosulich; 15' Chillon p.; 37' Biasuzzi meta tr. Cosulich.
BENETTON TREVISO: Cosulich; Sattin, Gemin, Barzan, Biasuzzi; Fiacchi, Zanirato (pt 37' Furlan); Bocchi, Lofrese, Lorenzon (pt 2' Zanini); Fuser, Secolo (st 24' Tiozzo); Berisa, Kudin (st 32' Mamprin), Zanusso (st 39' Stecca). A disp.: Polo, Isetta. All. Zorzi - Volpato
PETRARCA PADOVA: Nardacchione (st 38' Di Cesare); Ricciardi, Favaro, Ferro, Rinaldo (st 31' Simioni); Chillon, Babetto (st 18' Piazza); Sarto, Ghiraldini (st 22' Maso), Artuso; Conforti, Berton; Schiavon (st 1' Paolucci; st 13' Di Lorenzo), Maregotto, Gazzola. A disp.: Pavanello. All. Battistin.
ARBITRO: Boaretto di Rovigo.
NOTE: pt 14-3.



Ottima vittoria e prestazione da incorniciare per l'Under 20 del Benetton Treviso, nonostante i ragazzi di Zorzi e Volpato fossero già sicuri dell'accesso ai play-off, dopo il pareggio di ieri tra Mantovani Lazio e Granducato Parma.

I giovani Leoni, tuttavia, non si sono rilassati e hanno offerto una prova importante, ottenendo nel finale anche il punto di bonus.

Dopo la partenza in salita con un calcio sbagliato di Cosulich e quello realizzato da Chillon per l'unico effimero vantaggio ospite, era la mischia biancoverde a salire in cattedra.

Prima la meta di Lofrese e poi una meta tecnica, portavano i padroni di casa al riposo sul 14-3.

Nella ripresa, poi, Furlan era bravo ad approfittare di una incertezza difensiva dei patavini e Biasuzzi realizzava alla bandierina a tre minuti dalla fine dopo una bella azione corale ed uno spunto pregevole di Cosulich.

Dal sito Granducato

 

 

 

 

 

Il GranDucato Parma Rugby torna imbattuto dal Giulio Onesti di Roma, ma non riesce a battere la Lazio dicendo addio definitivamente ai play off. 27 pari il risultato al termine di una gara ben giocata ed emozionante in cui entrambe le squadre segnano 5 mete a testa.

I ducali guadagnano tre punti in classifica agganciando al quarto posto il Treviso, che però ha vinto entrambi gli scontri diretti e quindi si qualifica alla post season qualunque sia l’esito della sfida di domani contro il Padova. I ragazzi di Mey e Mordacci sono comunque l’unica squadra del campionato a non aver mai perso contro i biancocelesti.

La partita non inizia bene per il GranDucato che perde per infortunio Corso nel riscaldamento e anche Denti accusa un problema che lo costringerà ad uscire dopo cinque minuti di gioco. I padroni di casa partono subito forte e già dopo 3 minuti passano in vantaggio con la meta di Marra.

I laziali sfruttano una superiorità in mischia per mettere in difficoltà i ducali che, dal canto loro, cercano di esprimere un gioco più arioso e aperto. Al 22’ passano ancora i locali con Lo Sasso, poi arriva la pronta reazione degli ospiti che arrivano al pareggio.

Al 27’ Carretta, che festeggia la convocazione con gli azzurrini nel migliore dei modi, è pronto a sfruttare al meglio un bell’off load di Terzi per finalizzare un’ottima azione prolungata all’interno dei 22 avversari e arrivare in meta. Al 38’ ancora Carretta protagonista con una bella penetrazione nella difesa capitolina, poi serve Torri che arriva fino in fondo e sigla il 10 pari.

A due minuti dalla pausa però, i padroni di casa si riportano in vantaggio con la meta di Bruni che manda le squadre a riposo sul 15 – 10. Nella ripresa parte ancora fortissimo la Lazio che in meno di dieci minuti segna altre due mete che sembrano chiudere la partita.

Al 3’ è Varriale a marcare, con Bruni che trasforma, mentre all’11’ tocca a Bitetti iscrivere il proprio nome nel tabellino marcatori per il 27 – 10. La reazione del GranDucato è veemente, con i ducali che mettono alle corde la difesa laziale e la violano per tre volte arrivando al pareggio.

Al 18’ Torri riceve palla al largo dopo un’azione multifase nei 22 avversari e va in meta. Al 27’ è Volpi che va a marcare finalizzando il lavoro dei compagni. Cinque minuti dopo è ancora Torri che corona una gran partita con la terza marcatura personale arrivata dopo una fantastica azione individuale. Biancaniello trasforma per il 27 pari.

Il GranDucato ha anche la possibilità di vincere con Biancaniello, che a tre minuti dalla fine prova un calcio piazzato da posizione molto difficile non centrando i pali. Così con la vittoria sfuma anche la possibilità di andare ai play off.

I ragazzi di Mey e Mordacci hanno dimostrato ancora una volta di essere un’ottima squadra, capace di giocare alla pari con tutte e di carattere, che in casa ha perso una sola partita.

Marcatori: 3’ pt meta Marra (LZ); 22’ pt meta Lo Sasso (LZ); 27’ pt meta Carretta (GD); 38’ pt meta Torri (GD); 40’ pt meta Bruni (LZ); 3’ st meta Variale, tr. Bruni (LZ); 11’ st meta Bitetti (LZ); 18’ st meta Torri (GD); 27’ st meta Volpi (GD); 32’ st meta Torri, tr. Biancaniello (GD)

Lazio: Giancarlini, Marra, Bisegni, Variale, Corvisieri, Bruni, Lo Sasso, Bitetti, Dionisi, Zivillica, Curcetti, Sinotti Ceccarelli, Venturoli, Serafino
Subentrati: Schettini, Torda, Pitaccio, Nardone, Papale, Proietti, Filipucci
Allenatore: Colaiacomo

GranDucato Parma Rugby: Torri, Volpi, Terzi, Barani (11’ st Biancaniello), Araujo, Silva (24’ st Reverberi), Torelli, Carretta, Barbieri (11’ st Felisa), Bosco, Balsemin, Fratalocchi, Mitev, Scalvi, Denti (5’ pt Palma, 24’ st Bonatti)
Non entrati: Zilli e Pattaccini
Allenatori: Mey e Mordacci

Dal sito Viadana

Marcatoti: PT 6° mnt Novelli,18°mnt Ciampa ,26° mnt Amadasi, 2° mnt Amadasi 36° mnt Novelli ST 1° m Apperlet tr Ceresini,4° mnt Gatti,18° m Cerioni tr Ceresini,30° m Geldenhuys tr Ceresini, 39° mete mischia FI tr D'Andrea
CONSIEL FIRENZE: Cajazzo(59° Mekay), Stinghi, Donnini, Meyer, Novelli (67°Bucciantini), D'Andrea, De Castro (74° Delle Piane), Borsi, Battaglia, Baldi, Ciampa (34°Zucconi), Bianchini, Barbagli (50°Meroni), Simone, Pratesi. All. N.Checchi
MONTEPASCHI VIADANA: Cerioni 875° Torrelli),Diciotto,Ceresini,Tizzi,Amadasi (70°Berra),Apperley,Barbieri,Gatti,Montenegro, Piccagli, Geldenhuys, Caprioli,Cagna (s.t. Carretta-Cagna), Manghi, Marchini (65° Giulivi). All. S.Mari
Arbitro: Meanti di Roma

FIRENZE - Concediamo ai "vecchi" del Rugby Viadana un pò d'amarcord, perchè, proprio lì al campo Padovani di Firenze, ebbe luogo la prima storica trasferta del club giallonero, e sempre lì hanno autografato una bella vittoria i ragazzi di Mari, statisticamente la formazione più giovane del campionato nazionale Under 20 (senza nemmeno un fuoriquota !).
Battendo il Consiel Firenze per 36 a 22 il Montepaschi Viadana ha anzitutto pareggiato il conto (10 a 10) tra vittorie e sconfitte in questa stagione da 6° posto finale, impreziosito dalle gemme, andata contro Petrarca e GranDucato, e da
altre prove generose, mentre han pesato in negativo una serie incredibile d'infortuni ed un organico via via sempre più ridotto. A Firenze Apperley, uno dei migliori in campo, e compagni, hanno lasciato gloria ai padroni di casa sol nei primi venti minuti,un pò sonnolenti invero da parte giallonera, ma è toccato poi ad un viadanese doc Nicolas Amadasi suonare la carica della riscossa con due bellissime mete. Durante l'intervallo Firenze, ripassata in vantaggio, a cedere ai
tepori della primavera fiorentina, e così l' Mps Viadana la stordiva del tutto con 4 mete in tutta scioltezza, leggi Apperley e Cerioni, oppure di grande fisicità, leggi Gatti e Geldenhuys, e vincere (36 a 22) giocando bene, fa ancor più onore ai giocatori ed al loro coach che meritavano senz'altro qualcosa da questo campionato su cui a Firenze è calato il sipario.

Dal sito Crociati

 

75 punti. 2° posto in classifica. 15 vittorie. 11 mete nell’ultima partita della regular season. 3 convocati nel raduno pre-mondiale a Tirrenia. 1 partita secca in casa per arrivare in finale. Sono questi alcuni dei numeri che fanno "girare la testa" a Francesco Mazzariol e Federico Maida che quest’anno hanno preso in mano un gruppo di ragazzi scelti fra le due Under20 di Rugby Parma e Rugby Noceto per formare il progetto giovanile dei Crociati Rugby e i futuri campioni gialloblu. La stagione ha avuto alti e bassi ma decisiva è stata la partita persa, in malo modo, a Roma con la Lazio.
Dopo quella partita i Crociati hanno vinto sei partite consecutive dimostrando di poter essere una squadra con un organico in grado di macinare buon gioco, ritmo elevato e superiorità in mischia, superando in classifica sia Treviso che Padova, segnando ben 250 punti e subendone solo 64. Il secondo posto in classifica permette ai gialloblu di evitare il turno di barrage e andare a scontrare sul campo casalingo, Stadio Nando Capra di Noceto, la vincente fra Padova e Rovigo. Padova terza in classifica dovrà vedersela con il Rovigo che ha vinto lo spareggio del Gruppo 1 contro Tarvisium.
La prova di domenica ha dato segnali positivi tra cui la capacità di giocare come squadra senza iniziative personali. Questi i commenti dei tecnici alla fine della partita:
Mazzariol: "Sapevamo che la Roma veniva molto rimaneggiata dopo la squalifica di 5 dei suoi giocatori a fine gara contro L’Aquila, colpo durissimo per una squadra che aveva già una rosa ridottissima, ma grandissimo onore ai nostri avversari che sono venuti a Noceto nonostante la classifica fosse già stata decisa per rispettare l’ultimo impegno del loro campionato, complimenti a Giampiero Mazzi il loro allenatore. I nostri ragazzi sono stati fantastici ha giocato una partita pulitissima ad un ritmo altissimo senza mai cadere in individualismi e rispettando quello che li abbiamo chiesto, di giocare un bel rugby."
Maida: "a fine gara è arrivata la notizia da Treviso della sconfitta del Padova e l’emozione è stata fortissima, siamo secondi abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo e ora siamo direttamente in semifinale e giocheremo a Noceto dove potremo contare con il sostegno dei nostri amici ed il nostro pubblico che ci ha sempre accompagnato durante tutta la stagione, ma come ho detto ai ragazzi domenica: questo è solo l’inizio"
Da segnalare che sintomo del buon lavoro dei tecnici Crociati sono le convocazioni di Enodeh, Gennari e Ruffolo per il raduno pre-mondiale a Tirrenia. Da segnalare anche che Gerosa non è stato considerato nella lista dei convocati perché ancora alle prese con il recupero dall’infortunio che lo affligge da qualche mese.
Complimenti a tutti i ragazzi. E adesso al lavoro

Dal sito Asr Milano

Under 20, ottavi di finale nazionali Roma 17 aprile 2011

AS Rugby Milano – Gladiatori Sanniti Benevento: 19 – 24

(12 – 14)

Roma, 17 Aprile 2011

Giocatori: Bonacina (65’ Ferrari), Zanotti, Franceschi (65’Lissoni), Cambiaghi, My (65’Galli) ,Cerutti, Calidonna, Barana, Campi, Quercioli, Gavazzoni, Nuccio ( Zhou 52’), Balestrini, Stringhini ( Cesana 65’), Corbetta

A disposizione: Brolis, Ferrari, Giucastro, Tambornini

Senza nessun rimpianto e con la migliore partita stagionale la squadra biancorossa lascia Roma e abbandona così il sogno di raggiungere i quarti di finale contro Treviso.

Il campo è qualcosa di perfetto, il clima ideale per una giornata di grande rugby. I primi 20’ minuti sono tutti nostri: placcaggi duri e aggressivi ai loro giocatori chiave, fanno capire ai Gladiatori che venderemo cara la pelle; mischie e touche giocate alla perfezione e una capacità di ritardare l’uscita della palla dalla ruck degna di nota. Ma ciò che colpisce di più è la grandissima disciplina di una squadra abituata a ricevere molti calci di punizione e a "litigare". Il coronamento di questi primi grandissimi 20 minuti si ha con un carretto di 25 metri che nonostante pugni, calci e morsi (!!) avversari permette a Corbetta di schiacciare in meta l’ovale. Il vantaggio dura però solo 5 minuti, poiché da una gran mischia, l’unica in cui la nostra prima linea ha realmente subito, i Gladiatori fanno uscire una palla molto veloce: con un riposizionamento molto veloce dei trequarti attaccano la chiusa e schiacciano la palla all’altezza della bandierina. Il calcio, che di norma esce, centra i pali con una precisione millimetrica. Pari. A questo punto Calidonna, fa forse la cosa migliore della sua carriera in ASR: gioca in maniera veloce un calcio di punizione, e sgusciando fra le maglie nere degli avversari schiaccia in meta la palla del più cinque. Purtroppo per noi loro possiedono un estremo, tale Calabrese, solitamente mediano di mischia della nazionale under 19, dotato, oltre che di un piede favoloso, di una capacità tattica che nessuno dei nostri giocatori possedeva. Gli bastano, infatti, due minuti per creare un’azione che metterà tre trequarti sanniti contro l’inerme Zanotti. Sul cartellino giallo del loro numero sette finisce il primo tempo.

Con l’uomo in più all’inizio della ripresa non riusciamo a segnare, mentre il loro quindici, al 9’ trasforma l’ennesimo impossibile calcio di punizione ( questa volta pure contro vento). Al dodicesimo Nuccio lascia il campo per Zhou e Stringhini tutto da solo cade per terra a causa del dolorante ginocchio: il suo ritmo passerà da corsa a passeggiata zoppicante. Con tre touche su tre perse e un momentaneo crollo fisico della squadra i Gladiatori siglano la terza meta e si portano sul più 12. Al 24’ lasciano il campo Bonacina, My, Franceschi e Stringhini, per Ferrari, Galli, Lissoni e Cesana. L’ultimo quarto d’ora è come i primi 20 minuti, giù a testa bassa ad attaccare: la meta arriva ancora per mano di Corbetta dopo 9 falli consecutivi dei Gladiatori e un cartellino giallo. Gli ultimi cinque minuti non bastano ai nostri per varcare la tanto agognata linea e raggiungere con essa la vittoria.

Come ho già detto non c’è nessun rimpianto: abbiamo giocato molto bene e gli avversari hanno meritato. C’è chi ha giocato oltre i suoi limiti, chi ne ha prese come mai in vita sua, chi è uscito dal campo in lacrime. L’unica cosa certa che so è che tutti usciamo dal campo a testa alta, fieri della nostra stagione, dei nostri compagni e dei nostri colori. E’ stato un onore nonché un piacere essere capitano di queste grandi persone che hanno davanti a sé un futuro davvero radioso. Grazie a tutti

Matteo Stringhini

 

Dal sito Petrarca

 

 

La quarta battuta di arresto dei bianco neri, la seconda in tre partite, e questa volta pesa davvero.

Dopo due anni di imbattibilità negli scontri diretti per i Petrarchini, questa volta è il Treviso a non avere alcuna pietà: determinato, sommerge gli avversari nell'amarezza di un 26 a 6 che non lascia scampo. L'unico punto che avrebbe assicurato il secondo posto e l'accesso diretto in semifinale (con gara unica in casa) è volato via troppo presto nella soleggiata domenica alla Ghirada.

Questa debacle non può semplicemente essere spiegata con i numerosi infortuni (dodici) sopraggiunti nelle ultime settimane, perché i padovani non hanno comunque dimostrato la solita grinta e reattività. Protagoniste della sfida sono state invece scialbezza e sterilità sia in fase offensiva che difensiva, senza nulla togliere al buon gioco della Benetton.

Nel primo tempo Chillon trova un effimero vantaggio dalla piazzola che prima della pausa viene annullato da due mete trevigiane, di cui una tecnica da mischia sui cinque metri (14 a 3). Nel secondo tempo l'equilibrio si mantiene un po' più a lungo, ma viene presto spezzato da un'altra meta della squadra di casa. I tutti neri provano ad avvicinarsi ancora con altri tre punti di Chillon (19 a 6). Gazzola, quest'oggi insignito dei gradi di capitano, suona la sveglia e trova uno spazio per penetrare, ma la palla viene persa a cinque metri dalla meta.

Il Treviso è già sereno e allenta un po' la presa; quindi i Petrarchini muovono con maggiore convinzione l'ovale, mettendo qualche dubbio nella difesa. Avanzano bene, ma gli avversari arginano ed il cronometro scorre veloce. Ancora possessi sprecati in attacco che non permettono nemmeno di segnare la meta della bandiera.

Il finale regala invece la quarta marcatura dei biancoverdi con un calcio ad un pallone vagante che, con un po' di fortuna, arriva nelle mani di Biasuzzi che schiaccia a lato. Cosulich trasforma per il definitivo 26 a 6.

Ora i Petrarchini, se vorranno riconfermarsi campioni d'Italia per la terza volta consecutiva, dovranno prima di tutto battere il Rovigo al Centro Geremia il 1 maggio (ore 19) per poter accedere alla semifinale contro i Crociati.

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